Ciao a tutti. dal cellulare al blog, senza (ancora) passare dal PC 🙂
Queste sono le foto fatte in tempo reale stamattina alle Jazz pronte per la presentazione in questo WE del 26 e 27 settembre… appena posso le sistemo un po’ meglio
Vamolà che bravo.
I cerchi della Elegance sono un’altra storia rispetto alle ruotine delle Confort. Bianca sta benissimo.
Vedremo quanto mi prezzano una Elegance bianca con sedili riscaldati e gancio traino…
Noto la plancetta alzavetri con le decalcomanie su tutti i tasti (illuminati?) mentre nella confort la striscina bianca sta solo su alcuni.
Montaggi anche qui impeccabili a parte, anche qui, il nastro adesivo nero tagliuzzato sul profilo porta ad altezza specchietto, chissà quanto regge…
E’ visibile la guarnizione a protezione della serratura.
Bella la elegance, la plancia risulta meno disordinata rispetto agli altri allestimenti.
Forse l’ho già scritto in altro post…
Vista anche una Elegance in esposizione; gli allestimenti Trend e Confort hanno il rivestimento della plancia in materiale rigido, mentre la Elegance ha volante e cambio in pelle nonchè un rivestimento della parte frontale della plancia in soft-touch, materiale assai più piacevole a vista e tatto rispetto al goffrato rigido delle due versioni inferiori. Altri dettagli, come i pulsantini degli alzavetro con una parte bianca (forse retroilluminazione…), come i tweeter in alto sul cruscotto, come l’automatismo alzacristalli anche a dx, come il sedile passeggero regolabile in altezza, denotano una maggior cura sull’allestimento dell’abitacolo. Anche all’esterno i cerchi da 16′ rendono l’auto più elegante e dinamica, togliendo alle altre quel poco piacevole effetto “carrello della spesa” e di auto che sta frenando, vista l’altezza del posteriore sulle ruote.
Andrebbe capito se i 16′ siano già previsti a libretto anche sulle versioni base…
Dunque, provata finalmente una 1.3 Confort. Giro non tanto lungo e prevalentemente nel traffico, ergo non son riuscito a capire come vada a vel autostradali e nel metterla un pò in crisi, ma un pò di cose son comunque venute fuori. Premesso che son sceso (per poi risalire..) da una Modus 1.2 con 215000km, quindi i paragoni verranno principalmente con quella.
Innanzitutto, va detto che l’impressione è positiva, è un buon ferro. Mentre aspettavo che prendessero una targa prova ho guardato una mk2 in esposizione e il salto di qualità negli interni è evidente: non so se sia stato un aspetto volutamente curato, ma già dalla “consistenza” delle maniglie esterne proseguendo per il rumore e del feedback della porta che si apre e, soprattutto, si chiude, è perfettamente percepibile un’impressione di solidità e sostanza sconosciute alla serie in via di pensionamento. Solidità che permane anche in seguito, passando sulle buche o asperità o sulle rotaie… l’auto è “compatta”, è un tutt’uno, dentro non rumoreggia o si muove nulla e sia dallo sterzo che dai sedili non arrivano vibrazioni o risonanze. Certo, la nonchalance della Modus e delle francesi vecchia scuola con cui si digeriscono le buche è un’altra cosa, ma qui i progettisti hanno puntato alla Polo e per questi aspetti direi che ci siano arrivati molto vicini, ed è un bene. La maggior rigidezza, che paga un pò sul versante confort, ritorna in termini di minor rollio e maggior prontezza dello sterzo, che è apprezzabile: manca un pelo di ritorno ai piccoli angoli (va aiutato a centrarsi quando si va praticamente dritti), ma è pronto e, soprattutto, regala un raggio di sterzata ridottissimo: non ho contato i giri da blocco a blocco ma di certo ci si volta in un amen, e per una cittadina è un plus non indifferente.
Freni molto pronti e anche qui “solidi”, il pedale non sembra troppo spugnoso, vuole la giusta forza e si dosa bene. Frizione e cambio, direi solita eccellenza Honda…
Motore: silenzioso e regolare, la prima cosa che balza. Al minimo ed in manovra si sente appena, e anche a salir di giri è tutt’altro che invadente; in questo dissento con i test drive sinora letti, salendo sopra i 4000 il rombo si sente ma è tutt’altro che fastidioso. E’ parecchio regolare, in questo l’ho trovato diverso dai VTEC vecchia scuola e rispetto a questi non invoglia poi tanto ad arrampicarsi sul contagiri pur se ai medio alti si sente che tira di più… tuttavia anche sotto non è vuoto, per esser un 1.3 euro6 con manco 100km sulla schiena risponde benino al gas e comunque meglio del mio attuale 1149cc. Ho fatto qualche prova con clima acceso e spento e l’assorbimento si sente poco, anche qui meno rispetto alla mia. Ad ogni modo il divario rispetto ad un piccolo turbo è evidente, la facilità a prender giri è nettamente inferiore… penso che il 1.5 farebbe certamente meglio, ma vabbè…
La silenziosità del motore (e della trasmissione, non si sentono fischi o rumori di rotismi) trova conferma anche sulla parte rotolamento gomme e sospensioni, punto debole di altre giapponesi di segmento B, e sino ai 90km/h anche per l’aerodinamica, che isola bene fruscii e rumori esterni. Non so a vel superiori…
Interni: posizione di guida corretta, pedali abbastanza centrati, comandi principali ben raggiungibili mentre per i tastini della plancetta di sx e soprattutto per le prese in basso bisogna sporgersi, potevano far meglio… Ventola clima silenziosa alle prime due velocità (le altre non so), sedili giustamente sostenuti ma non molto contenitivi, bracciolo dx perfettamente inutile (troppo basso) e plancetta alzavetri a portata di mano. Trend e Confort hanno una plancia di plastica rigida (la Elegance invece è in parte rivestita con un più gradevole soft touch) che non fa gridare al miracolo ma tutto è montato bene, anche la moquette sul pavimento è correttamente posata. La visibilità è buona, gli specchi funzionano come si deve ed il montante anteriore è abbastanza sottile da non coprire eccessivamente la visione in ingresso rotonde… ogni tanto in coda si vede il quadrante di dx che s’ingiallisce e bippa con discrezione, il venditore mi diceva esser l’avviso di tamponamento… Mi son scordato di provare lo S&S, fra chiacchere ed altro son stato sempre con la frizione premuta quindi non so dire quanto pronto sia il riavvio.
Il Telefunken in mezzo alla plancia… ci ho badato poco, ma per quel poco che l’ho cipollato m’è sembrato comunque manovrabile per selezione stazioni e controllo volume.
In definitiva ottima macchina, non scendi a bocca aperta ma le qualità ci son tutte.
Senza rientro usato (e chi se la piglia la mia…) e una settimana prima della presentazione ufficiale il preventivo sta sul 10% di sconto sul listino, senza trattare…
No in realtà son tornato a casa con tante altre cose da verificare… Come funziona lo S&S, la portata della ventilazione e l’efficacia del raffreddamento, quanto tempo impiega a buttar fuori aria calda al mattino per sghiacciare il parabrezza, l’efficacia dei fari anteriori, la rumorosità sopra ai 100 (che se fa casino come le vecchie Jazz o le Yaris gliela lascio in salone), la portata del telecomando della centralizzata (ora sto sui 50 metri, le Fiat stanno sotto ai 10 ed è un male), la sensibilità al vento laterale, la ricezione della radio, l’illuminazione o meno dei pulsanti alzavetro, l’esistenza di cerchi in acciaio da 16′ per metterci le termiche e montarmele in casa, gli intervalli di manutenzione ed i relativi costi…
E’ che per capire queste cose bisognerebbe prendersela per un giorno intero e farci qualche centinaio di km.
Confermo, quando ero Bimmer, e avevo un rapporto di fiducia con il mio venditore in BMW Milano, mi lasciavano la macchina per una mattina o un giorno intero. Con Honda credo sia praticamente impossibile 😦
Rimango del parere che, perlomeno esteticamente, l’auto vada presa assolutamente con i 16′ (Dunlop…).
I 15′ (Michelin), non me ne si voglia ma fanno tanto Maruti 800.. e peggiorano nettamente l’aspetto del corpo vettura.
Comincia a uscire qualche test drive recente. Attendiamo i rilievi numerici, soprattutto quelli relativi alla rumorosità visto che tutte le prove parlano di motore rumoroso agli alti regimi.
Purtroppo il ‘rodaggio’ mi impedisce di tirare le marce come si deve, ma a velocità codice in autostrada non mi sembra che ci sia tutta questa rumorosità . Anche la conversazione non ne soffre, ma attendiamo i dati numerici.
Bene, a me interessa che sia decentemente silenziosa sino ai 130-140 ovvero meglio delle solite giapane di pari segmento, poi oltre può fare tutto il baccano che vuole…
Piuttosto i problemi sembrano siano legati al navigatore. Mappe vetuste (almeno al Sud), informazioni infotraffico non disponibili (almeno qui al Sud), aggancio GPS lento e calcolo percorso lento, oltre alla mancanza di app e la relativa impossibilità di usare navigatori alternativi. Inoltre i pulsanti touch ‘software’ non sono il massimo dell’ergonomia in movimento…
Solo per dire che il concessionario cui un mese e mezzo fa avevo lasciato il nr per una prova deve aver perso l’agendina perchè ancora non mi ha contattato…
Son contento per loro se gli affari gli van bene.
Appena preso QR con la prova della Jazz Elegance Navi.
Pregi, volumetria interna e qualità stradali.
Difetti, ripresa in sesta marcia e finitura.
Se apriamo un post dedicato riportiamo qualcos’altro…
Durante un pomeriggio di cazzeggio stavo riguardando ieri un pò di foto della Jazz, alla ricerca di particolari che normalmente sfuggono, e mi è cascato l’occhio su questo:
Il particolare in questione è la ridottissima distanza fra il bordo inferiore del portellone e l’estremità del paraurti, peraltro con la sagoma del portellone che in basso ha una sorta di labbro che si protende fuori.
Si accettano scommesse su quanto possa rimanere integro il portellone in città dove vige la regola del parcheggio “al tocco”.
MA SI PUO’??? Capisco massimizzare ingombri interni rispetto agli esterni, ma qui mi sa che si è un pelino esagerato. Sull’onda del tarlino che rodeva ho osservato anche il resto dell’auto scoprendo che se ai lati del muso il paraurti anteriore curva dolcemente verso le fiancate, dietro invece c’è uno spigolo abbastanza netto che separa fiancata e posteriore (parlo sempre del paraurti), anche qui si accettano scommesse su quanto possa reggere la vernice che copre lo spigolo. Altro punto problematico IMHO sono le scalfature sulle porte, in particolare quella che passa sotto alle maniglie: anche qui, particolare ad alto rischio di bugni nei parcheggi affiancati degli ipermercati grazie a coloro che aprono il proprio sportello incuranti di dove possa finire.
Insomma, IMHO questi particolari potevano esser pensati un pò meglio.
Concordo su tutto….ormai il concetto di “paraurti” è andato perduto nella mente degli stilisti…
Va anche detto che la Jazz (Fit) è stata disegnata in Giappone da per un uso decisamente più civile di quello che è la quotidiana jungla dei nostri parcheggi dove regnano inciviltà e menefreghismo 😦
Nooo a quei livelli no, ho smesso. E’ una fase che ho passato anch’io, sempre in concomitanza dei primi mesi con l’auto o la moto nuova… Dopo anni di gastriti ho deciso scientemente di fottermene, non vale la pena lasciarci lo stomaco che tanto, come dimostrano le tue foto, non cambia nulla, ci sarà sempre un qualche deficiente che passerà sopra alle tue attenzioni e ti segnerà la macchina. E’ matematico che se parcheggi in culonia per star lontano da tutti, arriverà comunque una Yaris con alla guida una quarantenne, con passeggero la madre settantacinquenne e dietro il figliolo undicenne… yaris che parcheggerà di fianco a te con la vecchia ed il marmocchio che apriranno le rispettive porte alla cazzodicane, ovvero contro la tua fiancata. Capitato, colte sul fatto e preso pure delle maleparole perchè “eeeh tutte queste storie per un segnetto….”
Quindi ho deciso di dormire sereno e di godermi il mio tempo, verserò i miei soldi al carrozziere invece che al farmacista sottoforma di Maalox, tanto è una battaglia persa in partenza.
Ma sfogati pure, ti fa bene…
Tornando al discorso della progettazione giapponese, mah, non so quanto possa incidere il fatto che la Jazz (Fit) sia stata disegnata in Giappone per un uso decisamente più civile di quello che è la quotidiana giungla dei nostri parcheggi. L’avranno disegnata in Giappone ma si tratta comunque di una worldcar, costruita e venduta tale e quale in tutto il mondo, pure in posti dove le nostre giungle al confronto son paradisi. Mi pare perciò strano che nel concepire certi particolari non siano stati considerati tanto i parcheggi degli ipermercati romani quanto il traffico di Nuova Delhi, o quello di Brasilia o di Ciudad del Mexico o ancora di altri luoghi in fondo alle classifiche per il rispetto e la cura verso le altrui vetture.
Toccherà prenderla scura, nera o anche grigio antracite, in modo che gli inevitabili segni si vedano meno. Dubito che abbiano fatto come per Smart, che aveva le plastiche colorate in pasta e quindi anche a segnarle il colore rimaneva lo stesso.
Peccato, bianca non sarebbe male anche se poi rischi che ti salga qualcuno dietro quando sei fermo vicino alla stazione…
Ma ti credo… Dal vivo l’ho vista nera e arancione (allestimento Confort) e antracite (Elegance), e in quest’ultimo colore sta benissimo. Di bianca c’è quella in foto qui sopra, e mi piace parecchio.; peccato che il bianco si sporchi subito e i segni li mostri tutti, nelle condizioni in cui sono preferisco guardare anche alla praticità …
Acquirente di Honda Jazz bianca, confermo purtroppo che i segni si vedono tutti… a distanza di soli due mesi dall’acquisto si è beccata una carrellata nello sportello posteriore. con segno grigio e ammaccatura! Non ho maI avuto particolari problemi nel parcheggiare le altre mie auto ma confesso che con questo gioiellino ho troppa soggezione dei delicatissimi paraurti verniciati e ancora sembro alla mia prima guida. Mi sta dando molte soddisfazioni ma mi ha anche tolto 10 anni di vita. Parcheggio in posti isolati, a distanze da altre auto ridicole, insomma sono insopportabile.
Ma sul bianco si vedono molto meno le microrighe dei lavaggi, insomma il peggio del peggio è il nero. Se già non ce l’hai, fai una bella polizza eventi naturali e spera in una grandinata! Scherzo, ma fino ad un certo punto, io ho una Insight rossa, e dopo la grandinata il carrozziere me l’ha riverniciata con in più il trasparente che in origine non c’era. Ora è molto più bella, non è diventata opaca come i rossi senza trasparente.
Sulla maleducazione, c’è poco da dire, solo i francesi, sopratutto i parigini, ci battono.
No, ci sono colori pastello che non hanno il trasparente, sono lucidi di per se. Fino a poco tempo fa era la norma. Infatti la DuPont, da cui si serve il mio carrozziere aveva il rosso lucido, che non richiede nessuno strato, e quello opaco (o meglio meno lucido) che richiede uno strato di trasparente. Io ho scelto la seconda soluzione.
Mah… Erano parecchi anni che non sentivo della mancanza del trasparente sulle tinte pastello, quel che sapevo è che oramai il trasparente vien dato sempre, sulle metallizzate per dar lucentezza, sulle pastello quantomeno come protettivo.
Sempre più convinto che Honda non dia valore aggiunto rispetto agli altri costruttori, semplicemente dia cose che altri non danno ma che a sua volta non fornisca aspetti che per altri costruttori sono standard.
Honda non è certo un marchio premium, la finitura è scarsa sia dentro sia fuori. Sono macchine rumorose e con sospensioni semplificate e rigide (ponte torcente posteriore, un po’ come i francesi, scarsini anche loro). Personalmente penso che passerò a Lexus, che è finita meglio ed è pure affidabile, cosa che non si può dire delle auto francesi e gran parte delle tedesche.
Che Honda abbia avuto un abbassamento del livello “ciclistico” è indubbio…. la mia ex Civic VI aveva i quadrilateri anteriori e il MultiLink posteriore… adesso sulla IX c’è un normale MacPherson davanti e un ponte torcente dietro. Però l’imminente Civic X che torna al ML posteriore non ha nulla da invidiare alle omologhe Toyota/Lexus
Penso volessi dire IX, comunque ci siamo capiti. E’ stato uno scadimento generale, anche la Golf nelle versioni meno potenti ha il ponte torcente dietro. E anche le D con i quadrilateri “alti” anteriori in fondo hanno una variante del McPherson, non un vero quadrilatero, che ormai è appannaggio delle sportive a trazione posteriore. Vero anche per Lexus, pazienza la Nx, ma anche la Rx ha un McPherson davanti.
Corretto in IX… 😉
Comunque l’impoverimento tecnico è ormai praticamente irreversibile e tocca un po’ tutti. Le auto che sono ciclisticamente/tecnicamente meglio della generazione che vanno a sostituire si contano sulle dita di una mano (e fra queste c’è la Civic).
Poi ci sono dei casi di “impoverimento” dell’offerta ai limiti della truffa, come il recente caso della Opel Astra che è stata lanciata meno di un anno fa con il ML posteriore e così è stata provata da tutte le riviste con riscontri positivi, ma poi appena le vendite sono andate a regime la macchina è passata a un normale ed economico ponte torcente
In tutta sincerità mi ero chiesto che senso avesse usare un parallelogramma di watt su un ponte torcente di una segmento C, soluzione unica nella storia automobilistica… Poi ho pensato che quella segmento C era lunga e soprattutto pesante come una segmento D, ed ho concluso che su quella massa un ponte torcente non garantisse la rigidità sufficiente per tenere le ruote alla corretta geometria sotto carico trasversale.
Ora l’Astra è stata decisamente alleggerita e, come già avviene per altre concorrenti dello stesso segmento (Golf, A3, Auris), le sospensioni posteriori cambiano a seconda della motorizzazione, sotto una certa potenza/massa si usa la soluzione semplificata, sopra l’altra soglia si adotta la soluzione più raffinata e costosa.
Mmh.
Le B e C francesi son pure loro a ponte torcente, ma in fatto di assorbimento di asperità e silenziosità danno dei bei punti a tutti. In questi giorni ho visionato e preventivato una 208 con il 1.2 turbo: motore imparagonabile con quello della Jazz, buon assorbimento unito ad un comportamento stradale piacevole, finiture e assorbimento asperità decisamente migliori rispetto alla giapponese, e a parità di accessori vien via a meno. Non fosse piccolina dietro avrei già firmato..
Non so che dire, io ho avuto parecchie PSA, Citroen e Peugeot, mia sorella un paio di Renault, esperienze da dimenticare come affidabilità e tenuta nel tempo. Io passai a Volvo e poi a Honda, con una parentesi Fiat poco fortunata anche quella, mia sorella a Toyota, e non pensiamo certo di tornare indietro.
Beh, di certo qualsiasi classifica di affidabilità mette ben in chiaro quali siano i valori in campo, sempre tenendo conto che si tratta di statistiche generali all’interno delle quali si trova di tutto. Riguardo all’affidabilissima Toyota si può per esempio chiedere ai possessori della prima serie delle Aygo di come si son trovati con le frizioni, con le pompe acqua, con le guarnizioni baule… Stesso discorso, al contrario, può esser fatto per certi modelli francesi di certe epoche storiche, con affidabilità fuori dal comune. Io sto passando da Renault a Honda, ma non certo per carenza di affidabilità della francese quanto per altri aspetti tecnici.
La mia è solo una esperienza personale. Tuttavia nella maggior parte delle statistiche a me note, Toyota e Honda sono al top, i francesi verso il basso. Poi io ho conosciuto un danese che ha fatto 650.000 km con una Peugeot 505 turbodiesel, ma appunto ci sono le eccezioni e la regola.
Mah,
Le classifiche globalmente ora come ora dicono giapponesi in cima, italiane in basso mentre tedesche, francesi, coreane si spartiscono la parte centrale, con qualche differenza fra modello e modello. C’è chi come te rientra nelle classifiche come pure chi ne sta fuori (nel bene e nel male, benintesi), ma di certo ora come ora il prodotto giapponese è quello che offre le maggiori probabilità di non andare incontro a delle grane.
Per far passare del tempo mi stavo dilettando nella ricerca dei ganci traino per la Jazz, vedendo se nel frattempo era uscito qualcos’altro rispetto al poco sul mercato sinora.
Questo è il video per installare il gancio di un produttore USA, evidentemente per la Fit.
Tenete a mente cosa si vede al minuto 1:02
Questo invece è il pdf per montarsi il gancio della AutoHak, produttore polacco di ganci traino che ha messo a punto un estraibile verticale molto carino (simile a quello della Westfalia in via di preparazione), invisibile quando sganciato.
Guardate la figura 5 7 9 10 11… a pagina 9 e seguenti: dov’è finita la barra protettiva montata nella versione USA?
Vuoi vedere che a noi europei non ce le montano? E davanti c’è (quest’ultima domanda interessante perchè l’anteriore Jazz è stato modificato ad inizio produzione perchè i primi esemplari non andavano bene nello small overlap dell’IIHS)?
Non ci sarebbe niente di strano se la Jazz fosse diversa dalla Fit (anche se le fanno nello stesso stabilimento). Le prove di crash test posteriore degli USA sono molto più severe delle nostre. Anche le Fiat 500 sono solo “esteticamente” uguali di qua e di là dell’oceano, ma hanno parecchie differenze nelle zone di assorbimento d’urto
Certo, lo fanno tutti (o molti), speravo solo che il divino marchio giapponese (come viene dipinto da alcuni) facesse diversamente. Devo quindi desumere che la Jazz che prenderò si limiterà a far bene secondo le specifiche Euroncap, non secondo le più severe specifiche statunitensi. Il tutto considerando che la mia attuale francese di segmento B le barre le ha, peccato…
Riguardo alla sicurezza attiva, beh, trattasi di un paio di barre in alluminio del peso stimato di max 10kg ciascuna: fosse una S2000 o un NSX potrei anche apprezzare il tentativo di limitare il momento polare del veicolo, ma su una Jazz…. naaaaaaa.
Si ma la tua francese negli usa non ci va…quindi non si può sapere se sarebbero sufficienti per i crash test usa. Secondo me no, è invece la Jazz passa quelli europei senza barre aggiuntive che invece servono alle altre
Chiaro.
Però i risultati (ottimi) di una Jazz/Fit che faceva molto bene in America grazie a dotazioni che ora sappiamo esser specifiche, non possono esser replicati in EU. Dove Jazz prende sì 5 stelle, soprattutto grazie ad una dotazione adeguata in fatto di safety assist, ma, e si ritorna ad un discorso accennato qualche tempo fa, viene a mancare un altro plus rispetto alla concorrenza… Io speravo di prendere un modello strutturalmente MIGLIORE e più protettivo rispetto alla concorrenza, ora invece mi rendo conto che la Jazz europea è allineata alle migliori concorrenti europee e rispetto a queste offre di serie una serie di accessori che le fan prendere 5 stelle, accessori che si fa strapagare se alla fine dei conti mi viene a costare 2000€ più di una 208 1.2 turbo, più piccola ma molto meglio rifinita.
Qualcosa non torna…
Non torna il fatto, di cui si è già parlato, che la Jazz NON è una berlina del segmento B.
Ormai le multispazio nel segmento sono quasi scomparse, ma qualche anno fa l’Idea costava più di una Punto, la Modus di una Clio e oggi una Note più di una Micra.
Non è una berlina di segmento B, ma non è neppure una multispazio propriamente intesa, per progetto e posizionamento della casa e per percezione della clientela; quando ti siedi e la guidi, il feedback che ti ritorna è molto più simile a quello di una Polo o una Corsa che non quello di una Venga o una C3Picasso. Io vengo da una Modus, che è una monovolume, e salendo su una Jazz la differenza si sente subito: manca “aria”, manca spazio sopra, davanti e di fianco alla testa, alle spalle, manca l’altezza della seduta e la sensazione di “dominio” per essere una minivan vera e propria. Anche alla guida la Jazz non rolla, non beccheggia, non ondeggia come un minivan ma ti pare di esser alla guida di una berlina, e questo è un pregio, benintesi. La scorsa settimana una mia collega ha portato a casa la macchina nuova, ha preso un 500L; le avevo proposto di guardare una jazz o una Note, ha risposto “ma no, cerchiamo una monovolume, sennò mi tenevo la yaris”. Se poi vai a vedere prove, confronti e via dicendo nelle testate europee, vedi come Jazz non venga quasi mai confrontata con le kia/hyundai o il c3picasso o un b max, le ultime minivan di segmento B rimaste, ma con le Fabia, le Polo, le 208, le Corsa… Solo KM77 la confronta con le c3p e le Venga, e QR che nel giro di pista compara il tempo con quella del BMAX… che, guardacaso, fa lo stesso tempo con 20cv in più ma anche con un assetto che deve fare i conti con una carrozzeria realmente monovolume.
Quindi no, non si può dire che i conti non tornino, anche perchè il sovrapprezzo che una volta esisteva fra una Clio ed una Modus era solo in minima parte dovuto al ferro e plastica messo in più: c’era la questione immagine, quella che ora si è spostata sui crossoverini.
Per cui se ora una 208 turbo, più piccola internamente rispetto ad una Jazz ma meglio rifinita e molto meglio motorizzata, vien fatta pagare 2000€ in meno di una Jazz che non ha plus tecnici significativi (volumetria interna a parte), significa che il pricing della Jazz quantomeno non è pensato per attirare clienti….
Attirare i clienti con una macchina di cui non c’è una reale libera disponibilità , non era nelle possibilità di Honda.
Meglio vendere quelle (poche) che hanno a un prezzo maggiore.
Ieri son ripassato in salone per far due chiacchiere su tempi di consegna e condizioni, peccato, mancava il venditore Honda per cui, nell’attesa, me ne sono riguardato una esposta con più calma…
Come detto in precedenza, esternamente non mi lascia di stucco per bellezza, e insisto nel sostenere che il corpo vettura voglia i cerchi da 16′: con i 15 della trend e confort il passaruota sembra vuoto, e l’auto perde molto. Dentro lo spazio è strabiliante per valori, si siede bene dappertutto a parte dietro in mezzo, la conformazione della seduta non è ottimale ma basta sedersi di fianco e lì nessun problema. Questo aspetto è in realtà notevolissimo per la categoria di auto cui jazz appartiene, è molto raro trovare una segmento B (anche monovolume o mezza monovolume) che accolga bene un adulto dietro: quasi sempre lo spazio per le ginocchia è ridotto e/o il tetto è basso, e ci si sente costretti perchè si tocca lo schienale anteriore oppure il tetto; oppure lo schienale è basso (come nella C3Picasso) e si finisce per viaggiare con il poggiatesta in mezzo alle scapole e su una seduta buona per un quarto d’ora in città ma inadeguata già per una gitarella fuori porta… Qui invece c’è spazio in abbondanza, per le ginocchia, per la testa e la seduta è comoda anche per lunghi viaggi e persone di una certa corporatura o altezza. Nota dolente l’insonorizzazione: ho provato ad alzare un pò la moquette nei bordi, nelle giunzioni e nei tagli vedendo che il fonoassorbente arriva solo fino alla base della panca posteriore, mentre passaruota posteriori e fondo del bagagliaio sono lasciati nudi con la sola protezione della moquette, invero abbastanza sottile. Anche il pianetto del bagagliaio è sottile e da l’impressione di esser fragilino, di non poterci metter sopra qualcosa di assai pesante pena possibile crack…
Plancia della confort lasciamo perdere per aspetto e percezione di qualità … plastica dura, secca, anni luce diversa da quella delle europee (Clio e Punto a parte); pare una low cost indiana o rumena, la sensazione che ritorna è quella, anche se i comandi (interruttori, levette, pulsantini) danno un feedback gradevole e ben più qualitativo; il tutto è comunque montato bene, giunzioni senza giochi, premendo sulle varie parti il tutto appare consistente e solido: anche la moquette sul pavimento, pur con una trama ruvida e poco fitta (ben meno spessa rispetto alla mia attuale francese) è però posata bene, segue correttamente il fondo del pianale e premendo in vari punti cede poco. Comandi alzavetro non illuminati (bastava poco per due led…) fonoassorbente in zona pedaliera assai spesso (c’è del feltro) e che sale abbastanza. Anche dentro al cofano si può notare come il parafiamma sia adeguatamente coperto da un pannello fonoassorbente ben steso, complimenti. Meno complimenti per i cavetti a vista che emergono reclinando i sedili posteriori (che figata però il sistema di ripiegamento, semplice, leggero, facilissimo) che collegano il circuito dei sedili posteriori alla scocca: nonostante una copertura volante fanno temere che caricando qualcosa possano strapparsi e danneggiarsi… qui potevano impegnarsi di più.
Non mi piace, in esterno, la fascia di plastica non verniciata attaccata al cofano a proteggere la base del parabrezza, facile che al sole si opacizzi presto dando l’idea di “vecchio”, anche qui potevano impegnarsi di più magari con una passata di vernice opaca… vedremo con il tempo.
Impressionante, in positivo, il “thump” alla chiusura delle porte: l’avevo già notato a settembre confrontando lo stesso aspetto su una Jazz Hybrid in salone, nella quale la portiera sembrava di carta velina al confronto con la nuova… La percezione di qualità e di “sostanza” è notevolissima, e fa molto piacere che abbiano curato quest’aspetto anche meglio delle concorrenti tedesche. Anche le maniglie, esterne ed interne, regalano una piacevole sensazione di solidità sconosciuta alle jazz precedenti, bravi. Curioso il giro delle guarnizioni porta: un giro è completo mentre il secondo, antivento ed antirumore, è diviso a pezzi…. nel complesso il secondo giro comunque copre quasi tutto il giroporta e nelle giunzioni si accavalla bene.
Infine, la vista anteriore continua con le già rilevate luci ed ombre… Da una parte è impressionante tecnologicamente la vista di sensori e telecamerine sul parabrezza…. dall’altra, i fari a parabola singola fanno cadere le balle: non dico un impianto xenon o led (anche se la Suzuki Baleno offre gli xenon da 25W)… ma almeno due parabole alogene le potevano mettere, eddai…
In conclusione, buona auto di sostanza, fa al caso mio, sempre più convinto di prenderla anche se dovremo vedere prezzi e tempi di consegna: Insisto sul buona, per l’ottimo c’è da fare ancora qualche passettino in più.
Ciao a tutti. dal cellulare al blog, senza (ancora) passare dal PC 🙂
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Vedremo quanto mi prezzano una Elegance bianca con sedili riscaldati e gancio traino…
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Prendo spunto da questa foto:
Noto la plancetta alzavetri con le decalcomanie su tutti i tasti (illuminati?) mentre nella confort la striscina bianca sta solo su alcuni.
Montaggi anche qui impeccabili a parte, anche qui, il nastro adesivo nero tagliuzzato sul profilo porta ad altezza specchietto, chissà quanto regge…
E’ visibile la guarnizione a protezione della serratura.
Bella la elegance, la plancia risulta meno disordinata rispetto agli altri allestimenti.
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Vista anche una Elegance in esposizione; gli allestimenti Trend e Confort hanno il rivestimento della plancia in materiale rigido, mentre la Elegance ha volante e cambio in pelle nonchè un rivestimento della parte frontale della plancia in soft-touch, materiale assai più piacevole a vista e tatto rispetto al goffrato rigido delle due versioni inferiori. Altri dettagli, come i pulsantini degli alzavetro con una parte bianca (forse retroilluminazione…), come i tweeter in alto sul cruscotto, come l’automatismo alzacristalli anche a dx, come il sedile passeggero regolabile in altezza, denotano una maggior cura sull’allestimento dell’abitacolo. Anche all’esterno i cerchi da 16′ rendono l’auto più elegante e dinamica, togliendo alle altre quel poco piacevole effetto “carrello della spesa” e di auto che sta frenando, vista l’altezza del posteriore sulle ruote.
Andrebbe capito se i 16′ siano già previsti a libretto anche sulle versioni base…
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Dunque, provata finalmente una 1.3 Confort. Giro non tanto lungo e prevalentemente nel traffico, ergo non son riuscito a capire come vada a vel autostradali e nel metterla un pò in crisi, ma un pò di cose son comunque venute fuori. Premesso che son sceso (per poi risalire..) da una Modus 1.2 con 215000km, quindi i paragoni verranno principalmente con quella.
Innanzitutto, va detto che l’impressione è positiva, è un buon ferro. Mentre aspettavo che prendessero una targa prova ho guardato una mk2 in esposizione e il salto di qualità negli interni è evidente: non so se sia stato un aspetto volutamente curato, ma già dalla “consistenza” delle maniglie esterne proseguendo per il rumore e del feedback della porta che si apre e, soprattutto, si chiude, è perfettamente percepibile un’impressione di solidità e sostanza sconosciute alla serie in via di pensionamento. Solidità che permane anche in seguito, passando sulle buche o asperità o sulle rotaie… l’auto è “compatta”, è un tutt’uno, dentro non rumoreggia o si muove nulla e sia dallo sterzo che dai sedili non arrivano vibrazioni o risonanze. Certo, la nonchalance della Modus e delle francesi vecchia scuola con cui si digeriscono le buche è un’altra cosa, ma qui i progettisti hanno puntato alla Polo e per questi aspetti direi che ci siano arrivati molto vicini, ed è un bene. La maggior rigidezza, che paga un pò sul versante confort, ritorna in termini di minor rollio e maggior prontezza dello sterzo, che è apprezzabile: manca un pelo di ritorno ai piccoli angoli (va aiutato a centrarsi quando si va praticamente dritti), ma è pronto e, soprattutto, regala un raggio di sterzata ridottissimo: non ho contato i giri da blocco a blocco ma di certo ci si volta in un amen, e per una cittadina è un plus non indifferente.
Freni molto pronti e anche qui “solidi”, il pedale non sembra troppo spugnoso, vuole la giusta forza e si dosa bene. Frizione e cambio, direi solita eccellenza Honda…
Motore: silenzioso e regolare, la prima cosa che balza. Al minimo ed in manovra si sente appena, e anche a salir di giri è tutt’altro che invadente; in questo dissento con i test drive sinora letti, salendo sopra i 4000 il rombo si sente ma è tutt’altro che fastidioso. E’ parecchio regolare, in questo l’ho trovato diverso dai VTEC vecchia scuola e rispetto a questi non invoglia poi tanto ad arrampicarsi sul contagiri pur se ai medio alti si sente che tira di più… tuttavia anche sotto non è vuoto, per esser un 1.3 euro6 con manco 100km sulla schiena risponde benino al gas e comunque meglio del mio attuale 1149cc. Ho fatto qualche prova con clima acceso e spento e l’assorbimento si sente poco, anche qui meno rispetto alla mia. Ad ogni modo il divario rispetto ad un piccolo turbo è evidente, la facilità a prender giri è nettamente inferiore… penso che il 1.5 farebbe certamente meglio, ma vabbè…
La silenziosità del motore (e della trasmissione, non si sentono fischi o rumori di rotismi) trova conferma anche sulla parte rotolamento gomme e sospensioni, punto debole di altre giapponesi di segmento B, e sino ai 90km/h anche per l’aerodinamica, che isola bene fruscii e rumori esterni. Non so a vel superiori…
Interni: posizione di guida corretta, pedali abbastanza centrati, comandi principali ben raggiungibili mentre per i tastini della plancetta di sx e soprattutto per le prese in basso bisogna sporgersi, potevano far meglio… Ventola clima silenziosa alle prime due velocità (le altre non so), sedili giustamente sostenuti ma non molto contenitivi, bracciolo dx perfettamente inutile (troppo basso) e plancetta alzavetri a portata di mano. Trend e Confort hanno una plancia di plastica rigida (la Elegance invece è in parte rivestita con un più gradevole soft touch) che non fa gridare al miracolo ma tutto è montato bene, anche la moquette sul pavimento è correttamente posata. La visibilità è buona, gli specchi funzionano come si deve ed il montante anteriore è abbastanza sottile da non coprire eccessivamente la visione in ingresso rotonde… ogni tanto in coda si vede il quadrante di dx che s’ingiallisce e bippa con discrezione, il venditore mi diceva esser l’avviso di tamponamento… Mi son scordato di provare lo S&S, fra chiacchere ed altro son stato sempre con la frizione premuta quindi non so dire quanto pronto sia il riavvio.
Il Telefunken in mezzo alla plancia… ci ho badato poco, ma per quel poco che l’ho cipollato m’è sembrato comunque manovrabile per selezione stazioni e controllo volume.
In definitiva ottima macchina, non scendi a bocca aperta ma le qualità ci son tutte.
Senza rientro usato (e chi se la piglia la mia…) e una settimana prima della presentazione ufficiale il preventivo sta sul 10% di sconto sul listino, senza trattare…
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Complimenti!!!!
Veramente un ottimo test!!
Grazie!!!
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No in realtà son tornato a casa con tante altre cose da verificare… Come funziona lo S&S, la portata della ventilazione e l’efficacia del raffreddamento, quanto tempo impiega a buttar fuori aria calda al mattino per sghiacciare il parabrezza, l’efficacia dei fari anteriori, la rumorosità sopra ai 100 (che se fa casino come le vecchie Jazz o le Yaris gliela lascio in salone), la portata del telecomando della centralizzata (ora sto sui 50 metri, le Fiat stanno sotto ai 10 ed è un male), la sensibilità al vento laterale, la ricezione della radio, l’illuminazione o meno dei pulsanti alzavetro, l’esistenza di cerchi in acciaio da 16′ per metterci le termiche e montarmele in casa, gli intervalli di manutenzione ed i relativi costi…
E’ che per capire queste cose bisognerebbe prendersela per un giorno intero e farci qualche centinaio di km.
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Confermo, quando ero Bimmer, e avevo un rapporto di fiducia con il mio venditore in BMW Milano, mi lasciavano la macchina per una mattina o un giorno intero. Con Honda credo sia praticamente impossibile 😦
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Rimango del parere che, perlomeno esteticamente, l’auto vada presa assolutamente con i 16′ (Dunlop…).
I 15′ (Michelin), non me ne si voglia ma fanno tanto Maruti 800.. e peggiorano nettamente l’aspetto del corpo vettura.
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Hanno cominciato a far girare lo spot.
Strano target…
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Grazie per il link!….avevo programmato lo spot come post di domani, ma avevo ancora la versione originale americana! Adesso le metto tutte e due!
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http://www.automobilismo.it/honda-jazz-nuova-jazz-monovolume-compatte-honda-jazz-prezzo-auto-24257
Comincia a uscire qualche test drive recente. Attendiamo i rilievi numerici, soprattutto quelli relativi alla rumorosità visto che tutte le prove parlano di motore rumoroso agli alti regimi.
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Purtroppo il ‘rodaggio’ mi impedisce di tirare le marce come si deve, ma a velocità codice in autostrada non mi sembra che ci sia tutta questa rumorosità . Anche la conversazione non ne soffre, ma attendiamo i dati numerici.
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Bene, a me interessa che sia decentemente silenziosa sino ai 130-140 ovvero meglio delle solite giapane di pari segmento, poi oltre può fare tutto il baccano che vuole…
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Piuttosto i problemi sembrano siano legati al navigatore. Mappe vetuste (almeno al Sud), informazioni infotraffico non disponibili (almeno qui al Sud), aggancio GPS lento e calcolo percorso lento, oltre alla mancanza di app e la relativa impossibilità di usare navigatori alternativi. Inoltre i pulsanti touch ‘software’ non sono il massimo dell’ergonomia in movimento…
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Solo per dire che il concessionario cui un mese e mezzo fa avevo lasciato il nr per una prova deve aver perso l’agendina perchè ancora non mi ha contattato…
Son contento per loro se gli affari gli van bene.
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Se i tempi di consegna di Jazz sono anche solo vagamente simili a quelli di HR-V, secondo me non ti sta ricontattando apposta. 😀
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QUOTO…purtroppo la penso come te…
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Appena preso QR con la prova della Jazz Elegance Navi.
Pregi, volumetria interna e qualità stradali.
Difetti, ripresa in sesta marcia e finitura.
Se apriamo un post dedicato riportiamo qualcos’altro…
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Pronto…sarà il post di domani!
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Durante un pomeriggio di cazzeggio stavo riguardando ieri un pò di foto della Jazz, alla ricerca di particolari che normalmente sfuggono, e mi è cascato l’occhio su questo:
Il particolare in questione è la ridottissima distanza fra il bordo inferiore del portellone e l’estremità del paraurti, peraltro con la sagoma del portellone che in basso ha una sorta di labbro che si protende fuori.
Si accettano scommesse su quanto possa rimanere integro il portellone in città dove vige la regola del parcheggio “al tocco”.
MA SI PUO’??? Capisco massimizzare ingombri interni rispetto agli esterni, ma qui mi sa che si è un pelino esagerato. Sull’onda del tarlino che rodeva ho osservato anche il resto dell’auto scoprendo che se ai lati del muso il paraurti anteriore curva dolcemente verso le fiancate, dietro invece c’è uno spigolo abbastanza netto che separa fiancata e posteriore (parlo sempre del paraurti), anche qui si accettano scommesse su quanto possa reggere la vernice che copre lo spigolo. Altro punto problematico IMHO sono le scalfature sulle porte, in particolare quella che passa sotto alle maniglie: anche qui, particolare ad alto rischio di bugni nei parcheggi affiancati degli ipermercati grazie a coloro che aprono il proprio sportello incuranti di dove possa finire.
Insomma, IMHO questi particolari potevano esser pensati un pò meglio.
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Concordo su tutto….ormai il concetto di “paraurti” è andato perduto nella mente degli stilisti…
Va anche detto che la Jazz (Fit) è stata disegnata in Giappone da per un uso decisamente più civile di quello che è la quotidiana jungla dei nostri parcheggi dove regnano inciviltà e menefreghismo 😦
Ne approfitto per fare outing… 🙂
Ti capisco perfettamente in quello che dici, perché io sono “malato” di parcheggio solitario…. ci sto sempre attentissimo, ma purtroppo non basta 😦
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Nooo a quei livelli no, ho smesso. E’ una fase che ho passato anch’io, sempre in concomitanza dei primi mesi con l’auto o la moto nuova… Dopo anni di gastriti ho deciso scientemente di fottermene, non vale la pena lasciarci lo stomaco che tanto, come dimostrano le tue foto, non cambia nulla, ci sarà sempre un qualche deficiente che passerà sopra alle tue attenzioni e ti segnerà la macchina. E’ matematico che se parcheggi in culonia per star lontano da tutti, arriverà comunque una Yaris con alla guida una quarantenne, con passeggero la madre settantacinquenne e dietro il figliolo undicenne… yaris che parcheggerà di fianco a te con la vecchia ed il marmocchio che apriranno le rispettive porte alla cazzodicane, ovvero contro la tua fiancata. Capitato, colte sul fatto e preso pure delle maleparole perchè “eeeh tutte queste storie per un segnetto….”
Quindi ho deciso di dormire sereno e di godermi il mio tempo, verserò i miei soldi al carrozziere invece che al farmacista sottoforma di Maalox, tanto è una battaglia persa in partenza.
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No, io purtroppo non ho ancora raggiunto la pace dei sensi…mi incazzo, ci sto male ogni volta…e ogni tot, spendo pure dei soldi per sistemarla dal carrozziere.
A me è capitato due volte di cogliere sul fatto il “danneggiatore” (una donna, l’altra un uomo)… la tua descrizione è perfetta. Idem la loro reazione, mica si scusano!!!!
E qui mi trattengo perché il blog è pubblico…
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Ma sfogati pure, ti fa bene…
Tornando al discorso della progettazione giapponese, mah, non so quanto possa incidere il fatto che la Jazz (Fit) sia stata disegnata in Giappone per un uso decisamente più civile di quello che è la quotidiana giungla dei nostri parcheggi. L’avranno disegnata in Giappone ma si tratta comunque di una worldcar, costruita e venduta tale e quale in tutto il mondo, pure in posti dove le nostre giungle al confronto son paradisi. Mi pare perciò strano che nel concepire certi particolari non siano stati considerati tanto i parcheggi degli ipermercati romani quanto il traffico di Nuova Delhi, o quello di Brasilia o di Ciudad del Mexico o ancora di altri luoghi in fondo alle classifiche per il rispetto e la cura verso le altrui vetture.
Toccherà prenderla scura, nera o anche grigio antracite, in modo che gli inevitabili segni si vedano meno. Dubito che abbiano fatto come per Smart, che aveva le plastiche colorate in pasta e quindi anche a segnarle il colore rimaneva lo stesso.
Peccato, bianca non sarebbe male anche se poi rischi che ti salga qualcuno dietro quando sei fermo vicino alla stazione…
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Capisco che possa essere peggio per i segni da parcheggio (altrui o propri), ma avendola vista dal vivo di vari colori, se non l’hai fatto ti invito a farlo, perché secondo me bianca è molto più bella, sembra quasi un’altra macchina!
Gab
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Ma ti credo… Dal vivo l’ho vista nera e arancione (allestimento Confort) e antracite (Elegance), e in quest’ultimo colore sta benissimo. Di bianca c’è quella in foto qui sopra, e mi piace parecchio.; peccato che il bianco si sporchi subito e i segni li mostri tutti, nelle condizioni in cui sono preferisco guardare anche alla praticità …
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Acquirente di Honda Jazz bianca, confermo purtroppo che i segni si vedono tutti… a distanza di soli due mesi dall’acquisto si è beccata una carrellata nello sportello posteriore. con segno grigio e ammaccatura! Non ho maI avuto particolari problemi nel parcheggiare le altre mie auto ma confesso che con questo gioiellino ho troppa soggezione dei delicatissimi paraurti verniciati e ancora sembro alla mia prima guida. Mi sta dando molte soddisfazioni ma mi ha anche tolto 10 anni di vita. Parcheggio in posti isolati, a distanze da altre auto ridicole, insomma sono insopportabile.
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Non sei tu “insopportabile”…è la gente che è maleducata, incivile e menefreghista…
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Ma sul bianco si vedono molto meno le microrighe dei lavaggi, insomma il peggio del peggio è il nero. Se già non ce l’hai, fai una bella polizza eventi naturali e spera in una grandinata! Scherzo, ma fino ad un certo punto, io ho una Insight rossa, e dopo la grandinata il carrozziere me l’ha riverniciata con in più il trasparente che in origine non c’era. Ora è molto più bella, non è diventata opaca come i rossi senza trasparente.
Sulla maleducazione, c’è poco da dire, solo i francesi, sopratutto i parigini, ci battono.
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Come non aveva il trasparente???? Stai scherzando?
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No, ci sono colori pastello che non hanno il trasparente, sono lucidi di per se. Fino a poco tempo fa era la norma. Infatti la DuPont, da cui si serve il mio carrozziere aveva il rosso lucido, che non richiede nessuno strato, e quello opaco (o meglio meno lucido) che richiede uno strato di trasparente. Io ho scelto la seconda soluzione.
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Mah… Erano parecchi anni che non sentivo della mancanza del trasparente sulle tinte pastello, quel che sapevo è che oramai il trasparente vien dato sempre, sulle metallizzate per dar lucentezza, sulle pastello quantomeno come protettivo.
Sempre più convinto che Honda non dia valore aggiunto rispetto agli altri costruttori, semplicemente dia cose che altri non danno ma che a sua volta non fornisca aspetti che per altri costruttori sono standard.
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Honda non è certo un marchio premium, la finitura è scarsa sia dentro sia fuori. Sono macchine rumorose e con sospensioni semplificate e rigide (ponte torcente posteriore, un po’ come i francesi, scarsini anche loro). Personalmente penso che passerò a Lexus, che è finita meglio ed è pure affidabile, cosa che non si può dire delle auto francesi e gran parte delle tedesche.
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Che Honda abbia avuto un abbassamento del livello “ciclistico” è indubbio…. la mia ex Civic VI aveva i quadrilateri anteriori e il MultiLink posteriore… adesso sulla IX c’è un normale MacPherson davanti e un ponte torcente dietro. Però l’imminente Civic X che torna al ML posteriore non ha nulla da invidiare alle omologhe Toyota/Lexus
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Penso volessi dire IX, comunque ci siamo capiti. E’ stato uno scadimento generale, anche la Golf nelle versioni meno potenti ha il ponte torcente dietro. E anche le D con i quadrilateri “alti” anteriori in fondo hanno una variante del McPherson, non un vero quadrilatero, che ormai è appannaggio delle sportive a trazione posteriore. Vero anche per Lexus, pazienza la Nx, ma anche la Rx ha un McPherson davanti.
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Corretto in IX… 😉
Comunque l’impoverimento tecnico è ormai praticamente irreversibile e tocca un po’ tutti. Le auto che sono ciclisticamente/tecnicamente meglio della generazione che vanno a sostituire si contano sulle dita di una mano (e fra queste c’è la Civic).
Poi ci sono dei casi di “impoverimento” dell’offerta ai limiti della truffa, come il recente caso della Opel Astra che è stata lanciata meno di un anno fa con il ML posteriore e così è stata provata da tutte le riviste con riscontri positivi, ma poi appena le vendite sono andate a regime la macchina è passata a un normale ed economico ponte torcente
http://www.astraclubitalia.it/Forum/viewtopic.php?f=330&t=60201
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In tutta sincerità mi ero chiesto che senso avesse usare un parallelogramma di watt su un ponte torcente di una segmento C, soluzione unica nella storia automobilistica… Poi ho pensato che quella segmento C era lunga e soprattutto pesante come una segmento D, ed ho concluso che su quella massa un ponte torcente non garantisse la rigidità sufficiente per tenere le ruote alla corretta geometria sotto carico trasversale.
Ora l’Astra è stata decisamente alleggerita e, come già avviene per altre concorrenti dello stesso segmento (Golf, A3, Auris), le sospensioni posteriori cambiano a seconda della motorizzazione, sotto una certa potenza/massa si usa la soluzione semplificata, sopra l’altra soglia si adotta la soluzione più raffinata e costosa.
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Mmh.
Le B e C francesi son pure loro a ponte torcente, ma in fatto di assorbimento di asperità e silenziosità danno dei bei punti a tutti. In questi giorni ho visionato e preventivato una 208 con il 1.2 turbo: motore imparagonabile con quello della Jazz, buon assorbimento unito ad un comportamento stradale piacevole, finiture e assorbimento asperità decisamente migliori rispetto alla giapponese, e a parità di accessori vien via a meno. Non fosse piccolina dietro avrei già firmato..
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Non so che dire, io ho avuto parecchie PSA, Citroen e Peugeot, mia sorella un paio di Renault, esperienze da dimenticare come affidabilità e tenuta nel tempo. Io passai a Volvo e poi a Honda, con una parentesi Fiat poco fortunata anche quella, mia sorella a Toyota, e non pensiamo certo di tornare indietro.
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Beh, di certo qualsiasi classifica di affidabilità mette ben in chiaro quali siano i valori in campo, sempre tenendo conto che si tratta di statistiche generali all’interno delle quali si trova di tutto. Riguardo all’affidabilissima Toyota si può per esempio chiedere ai possessori della prima serie delle Aygo di come si son trovati con le frizioni, con le pompe acqua, con le guarnizioni baule… Stesso discorso, al contrario, può esser fatto per certi modelli francesi di certe epoche storiche, con affidabilità fuori dal comune. Io sto passando da Renault a Honda, ma non certo per carenza di affidabilità della francese quanto per altri aspetti tecnici.
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La mia è solo una esperienza personale. Tuttavia nella maggior parte delle statistiche a me note, Toyota e Honda sono al top, i francesi verso il basso. Poi io ho conosciuto un danese che ha fatto 650.000 km con una Peugeot 505 turbodiesel, ma appunto ci sono le eccezioni e la regola.
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Mah,
Le classifiche globalmente ora come ora dicono giapponesi in cima, italiane in basso mentre tedesche, francesi, coreane si spartiscono la parte centrale, con qualche differenza fra modello e modello. C’è chi come te rientra nelle classifiche come pure chi ne sta fuori (nel bene e nel male, benintesi), ma di certo ora come ora il prodotto giapponese è quello che offre le maggiori probabilità di non andare incontro a delle grane.
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E aggiungo, prima o poi mi comprerò un Land Cruiser Toyota, così si schianteranno gli sportelli sulle pedane laterali!
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Per far passare del tempo mi stavo dilettando nella ricerca dei ganci traino per la Jazz, vedendo se nel frattempo era uscito qualcos’altro rispetto al poco sul mercato sinora.
Questo è il video per installare il gancio di un produttore USA, evidentemente per la Fit.
Tenete a mente cosa si vede al minuto 1:02
Questo invece è il pdf per montarsi il gancio della AutoHak, produttore polacco di ganci traino che ha messo a punto un estraibile verticale molto carino (simile a quello della Westfalia in via di preparazione), invisibile quando sganciato.
Fai clic per accedere a instrukcja_en1449829668.pdf
Guardate la figura 5 7 9 10 11… a pagina 9 e seguenti: dov’è finita la barra protettiva montata nella versione USA?
Vuoi vedere che a noi europei non ce le montano? E davanti c’è (quest’ultima domanda interessante perchè l’anteriore Jazz è stato modificato ad inizio produzione perchè i primi esemplari non andavano bene nello small overlap dell’IIHS)?
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Non ci sarebbe niente di strano se la Jazz fosse diversa dalla Fit (anche se le fanno nello stesso stabilimento). Le prove di crash test posteriore degli USA sono molto più severe delle nostre. Anche le Fiat 500 sono solo “esteticamente” uguali di qua e di là dell’oceano, ma hanno parecchie differenze nelle zone di assorbimento d’urto
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Si… è che speravo avessero deciso di darci un pò di sostanza in più rispetto a chi spilorcia su ogni particolare…
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Lo fanno tutti, anche marchi Premium… e comunque un po’ di peso in meno in qual punto dell’auto non può che fare bene alla sicurezza ATTIVA.
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Certo, lo fanno tutti (o molti), speravo solo che il divino marchio giapponese (come viene dipinto da alcuni) facesse diversamente. Devo quindi desumere che la Jazz che prenderò si limiterà a far bene secondo le specifiche Euroncap, non secondo le più severe specifiche statunitensi. Il tutto considerando che la mia attuale francese di segmento B le barre le ha, peccato…
Riguardo alla sicurezza attiva, beh, trattasi di un paio di barre in alluminio del peso stimato di max 10kg ciascuna: fosse una S2000 o un NSX potrei anche apprezzare il tentativo di limitare il momento polare del veicolo, ma su una Jazz…. naaaaaaa.
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Si ma la tua francese negli usa non ci va…quindi non si può sapere se sarebbero sufficienti per i crash test usa. Secondo me no, è invece la Jazz passa quelli europei senza barre aggiuntive che invece servono alle altre
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Chiaro.
Però i risultati (ottimi) di una Jazz/Fit che faceva molto bene in America grazie a dotazioni che ora sappiamo esser specifiche, non possono esser replicati in EU. Dove Jazz prende sì 5 stelle, soprattutto grazie ad una dotazione adeguata in fatto di safety assist, ma, e si ritorna ad un discorso accennato qualche tempo fa, viene a mancare un altro plus rispetto alla concorrenza… Io speravo di prendere un modello strutturalmente MIGLIORE e più protettivo rispetto alla concorrenza, ora invece mi rendo conto che la Jazz europea è allineata alle migliori concorrenti europee e rispetto a queste offre di serie una serie di accessori che le fan prendere 5 stelle, accessori che si fa strapagare se alla fine dei conti mi viene a costare 2000€ più di una 208 1.2 turbo, più piccola ma molto meglio rifinita.
Qualcosa non torna…
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Non torna il fatto, di cui si è già parlato, che la Jazz NON è una berlina del segmento B.
Ormai le multispazio nel segmento sono quasi scomparse, ma qualche anno fa l’Idea costava più di una Punto, la Modus di una Clio e oggi una Note più di una Micra.
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Non è una berlina di segmento B, ma non è neppure una multispazio propriamente intesa, per progetto e posizionamento della casa e per percezione della clientela; quando ti siedi e la guidi, il feedback che ti ritorna è molto più simile a quello di una Polo o una Corsa che non quello di una Venga o una C3Picasso. Io vengo da una Modus, che è una monovolume, e salendo su una Jazz la differenza si sente subito: manca “aria”, manca spazio sopra, davanti e di fianco alla testa, alle spalle, manca l’altezza della seduta e la sensazione di “dominio” per essere una minivan vera e propria. Anche alla guida la Jazz non rolla, non beccheggia, non ondeggia come un minivan ma ti pare di esser alla guida di una berlina, e questo è un pregio, benintesi. La scorsa settimana una mia collega ha portato a casa la macchina nuova, ha preso un 500L; le avevo proposto di guardare una jazz o una Note, ha risposto “ma no, cerchiamo una monovolume, sennò mi tenevo la yaris”. Se poi vai a vedere prove, confronti e via dicendo nelle testate europee, vedi come Jazz non venga quasi mai confrontata con le kia/hyundai o il c3picasso o un b max, le ultime minivan di segmento B rimaste, ma con le Fabia, le Polo, le 208, le Corsa… Solo KM77 la confronta con le c3p e le Venga, e QR che nel giro di pista compara il tempo con quella del BMAX… che, guardacaso, fa lo stesso tempo con 20cv in più ma anche con un assetto che deve fare i conti con una carrozzeria realmente monovolume.
Quindi no, non si può dire che i conti non tornino, anche perchè il sovrapprezzo che una volta esisteva fra una Clio ed una Modus era solo in minima parte dovuto al ferro e plastica messo in più: c’era la questione immagine, quella che ora si è spostata sui crossoverini.
Per cui se ora una 208 turbo, più piccola internamente rispetto ad una Jazz ma meglio rifinita e molto meglio motorizzata, vien fatta pagare 2000€ in meno di una Jazz che non ha plus tecnici significativi (volumetria interna a parte), significa che il pricing della Jazz quantomeno non è pensato per attirare clienti….
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Attirare i clienti con una macchina di cui non c’è una reale libera disponibilità , non era nelle possibilità di Honda.
Meglio vendere quelle (poche) che hanno a un prezzo maggiore.
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Ieri son ripassato in salone per far due chiacchiere su tempi di consegna e condizioni, peccato, mancava il venditore Honda per cui, nell’attesa, me ne sono riguardato una esposta con più calma…
Come detto in precedenza, esternamente non mi lascia di stucco per bellezza, e insisto nel sostenere che il corpo vettura voglia i cerchi da 16′: con i 15 della trend e confort il passaruota sembra vuoto, e l’auto perde molto. Dentro lo spazio è strabiliante per valori, si siede bene dappertutto a parte dietro in mezzo, la conformazione della seduta non è ottimale ma basta sedersi di fianco e lì nessun problema. Questo aspetto è in realtà notevolissimo per la categoria di auto cui jazz appartiene, è molto raro trovare una segmento B (anche monovolume o mezza monovolume) che accolga bene un adulto dietro: quasi sempre lo spazio per le ginocchia è ridotto e/o il tetto è basso, e ci si sente costretti perchè si tocca lo schienale anteriore oppure il tetto; oppure lo schienale è basso (come nella C3Picasso) e si finisce per viaggiare con il poggiatesta in mezzo alle scapole e su una seduta buona per un quarto d’ora in città ma inadeguata già per una gitarella fuori porta… Qui invece c’è spazio in abbondanza, per le ginocchia, per la testa e la seduta è comoda anche per lunghi viaggi e persone di una certa corporatura o altezza. Nota dolente l’insonorizzazione: ho provato ad alzare un pò la moquette nei bordi, nelle giunzioni e nei tagli vedendo che il fonoassorbente arriva solo fino alla base della panca posteriore, mentre passaruota posteriori e fondo del bagagliaio sono lasciati nudi con la sola protezione della moquette, invero abbastanza sottile. Anche il pianetto del bagagliaio è sottile e da l’impressione di esser fragilino, di non poterci metter sopra qualcosa di assai pesante pena possibile crack…
Plancia della confort lasciamo perdere per aspetto e percezione di qualità … plastica dura, secca, anni luce diversa da quella delle europee (Clio e Punto a parte); pare una low cost indiana o rumena, la sensazione che ritorna è quella, anche se i comandi (interruttori, levette, pulsantini) danno un feedback gradevole e ben più qualitativo; il tutto è comunque montato bene, giunzioni senza giochi, premendo sulle varie parti il tutto appare consistente e solido: anche la moquette sul pavimento, pur con una trama ruvida e poco fitta (ben meno spessa rispetto alla mia attuale francese) è però posata bene, segue correttamente il fondo del pianale e premendo in vari punti cede poco. Comandi alzavetro non illuminati (bastava poco per due led…) fonoassorbente in zona pedaliera assai spesso (c’è del feltro) e che sale abbastanza. Anche dentro al cofano si può notare come il parafiamma sia adeguatamente coperto da un pannello fonoassorbente ben steso, complimenti. Meno complimenti per i cavetti a vista che emergono reclinando i sedili posteriori (che figata però il sistema di ripiegamento, semplice, leggero, facilissimo) che collegano il circuito dei sedili posteriori alla scocca: nonostante una copertura volante fanno temere che caricando qualcosa possano strapparsi e danneggiarsi… qui potevano impegnarsi di più.
Non mi piace, in esterno, la fascia di plastica non verniciata attaccata al cofano a proteggere la base del parabrezza, facile che al sole si opacizzi presto dando l’idea di “vecchio”, anche qui potevano impegnarsi di più magari con una passata di vernice opaca… vedremo con il tempo.
Impressionante, in positivo, il “thump” alla chiusura delle porte: l’avevo già notato a settembre confrontando lo stesso aspetto su una Jazz Hybrid in salone, nella quale la portiera sembrava di carta velina al confronto con la nuova… La percezione di qualità e di “sostanza” è notevolissima, e fa molto piacere che abbiano curato quest’aspetto anche meglio delle concorrenti tedesche. Anche le maniglie, esterne ed interne, regalano una piacevole sensazione di solidità sconosciuta alle jazz precedenti, bravi. Curioso il giro delle guarnizioni porta: un giro è completo mentre il secondo, antivento ed antirumore, è diviso a pezzi…. nel complesso il secondo giro comunque copre quasi tutto il giroporta e nelle giunzioni si accavalla bene.
Infine, la vista anteriore continua con le già rilevate luci ed ombre… Da una parte è impressionante tecnologicamente la vista di sensori e telecamerine sul parabrezza…. dall’altra, i fari a parabola singola fanno cadere le balle: non dico un impianto xenon o led (anche se la Suzuki Baleno offre gli xenon da 25W)… ma almeno due parabole alogene le potevano mettere, eddai…
In conclusione, buona auto di sostanza, fa al caso mio, sempre più convinto di prenderla anche se dovremo vedere prezzi e tempi di consegna: Insisto sul buona, per l’ottimo c’è da fare ancora qualche passettino in più.
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Honda Jazz RS Sport Limited , da noi non arriverà mai… così la Jazz ha tutto un altro “sapore”
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RS Sport Limited con cambio CVT…
Ma si può?
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Direi di no… ma c’è a chi piace così…
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