Perché Honda non apre la seconda linea di assemblaggio nel Regno Unito per costruire la HR-V per l’Europa?

Questa è la domanda che i principali forum e blog “Hondisti” al mondo si pongono, dato l’enorme successo che sta avendo la nuova HR-V. Chiaramente lo stabilimento messicano non può costruire abbastanza HR-V per gli USA, tanto meno quando partirà la commercializzazione anche in Canada e Messico e anche in tutta Europa. In ogni paese dove è stata introdotta l’HRV le vendite sono di gran lunga superato le aspettative. La soluzione più logica sarebbe quella di far partire la produzione anche nello stabilimento europeo di Swindon, ma alla “logica” risponde Philip Crossman, direttore di produzione di Honda UK con una dichiarazione che non è del tutto “aziendalista”, ne ottimista sul futuro della produzione Europea:

“La decisione di costruire l’HR-V in Messico, dove i costi sono in gran parte sostenuti in dollari USA, rappresenta un ostacolo per le vendite in Europa a causa del tasso di cambio dollaro / euro sfavorevole. E questa scelta dell’azienda ha messo in difficoltà anche l’unica fabbrica di Honda in l’Europa occidentale, a Swindon, vicino a Londra. Anche se ha una capacità annuale di 250.000 auto, l’impianto ha costruito solo 140.000 vetture nel 2013. L’anno scorso l’azienda ha smesso di utilizzare una delle due linee di produzione di Swindon, è sceso da tre a due turni al giorno sulla linea rimanente, che costruiva le CR-V, Jazz e Civic. Ora è stata presa un ulteriore decisione di costruire l’HR-V per gli Stati Uniti e mercati europei a Celaya, in Messico, mentre i modelli Jazz per l’Europa continentale arriveranno dal Giappone.”

Se dal punto di vista della produzione e del cliente sono scelte discutibili, secondo Ian Fletcher, senior analyst di IHS Automotive “queste decisioni di produzione hanno senso economicamente perché la maggior parte delle HR-V costruita in Messico e modelli Jazz costruiti in Giappone saranno venduti in mercati che sono più grandi per la Honda che in Europa”.

Altrettanto chiaro su quali siano i mercati prioritari per Honda è il vice ingegnere capo del HR-V, Yashiro Terada,: “Lo stabilimento Honda in Messico ha la capacità di produrre 95.000 HR-V un anno, di cui solo 25.000 vengono assegnati in Europa. Il saldo non verrà variato e rimarrà a favore degli Stati Uniti, dove, dopo il lancio di maggio la sua domanda ha già superando le aspettative. Ma se la domanda negli USA proseguirà la sua corsa potremmo avere dei problemi a fornire abbastanza auto". Tarada ha anche detto: “L’HR-V progettata per un acquirente europeo, nonostante i relativamente piccole obiettivi di vendita. I clienti in Europa sono molto critici Se la HR -V è accettato da loro, eravamo sicuri che sarebbe stato accettato dai clienti di tutto il mondo”

Insomma, la sensazione è che la macchina “c’è”, ma non si voglia venderla per quanto si potrebbe e meriterebbe sul nostro continente.

(Via: www.hondasacuras.com )